Luogo: Venezia
Anno: 2005
Il comprensorio del convento e della Basilica del S.S. Redentore si estende, a nord, dalla fondamenta omonima sul Canale della Giudecca, sino al mare aperto, a sud, ove la proprietà è delimitata da un muro di mattoni di relativamente recente ricostruzione, che pesca direttamente nel mare.
All’epoca del nostro sopralluogo del 29 ottobre 2005, esso risultava intriso d’acqua allo stesso modo di quello della proprietà adiacente ad est, che appariva oltremodo danneggiato come doveva esserlo – probabilmente – anche quello del convento, prima di essere abbattuto e ricostruito.
Per questo vedansi foto 04 e 05 della sezione “PERTINENZE”. Si ricorda che il B.E.F.E.C.® System era già stato attivato sul comprensorio, il 10 settembre 2005.
29 ottobre 2005 – Muro di delimitazione sito al lato sud-est della proprietà del convento – il muro è stato rifatto al posto del precedente e pesca nel mare
29 ottobre 2005 – Muro di delimitazione sito al lato sud-ovest della proprietà del convento – il muro è stato rifatto al posto del precedente e pesca nel mare
19 novembre 2005 – Vistose efflorescenze di sali sul muro ed alla sua base, dopo soli 70 giorni dall’attivazione del Sistema
19 novembre 2005 – Vistose efflorescenze di sali sul muro dopo soli 70 giorni dall’attivazione del Sistema
19 novembre 2005 – Vistose efflorescenze di sali sul muro dopo soli 70 giorni dall’attivazione del Sistema
15 settembre 2007 – Misurazione dell’umidità inglobata nei mattoni del muro sud, mediante PROTIMETER – 134, asciutto
15 settembre 2007 – Misurazione dell’umidità inglobata nei mattoni del muro sud mediante PROTIMETER – 119, asciutto
3 novembre 2007 – Muro sud : ubicazione del test di accertamento della presenza di umidità mediante pasta rossa, che vira immediatamente dal giallo al rosso in presenza d’acqua e non è sensibile a quella di sali
3 novembre 2007 – Muro sud – prova di testaggio della resistenza elettrica dei mattoni in presenza di pasta che non è virata al rosso
3 novembre 2007 – Immagine del tester – misurazione della resistenza elettrica – 46.000 , corrispondente a circa 7,20 kg d’acqua per tonn. di materiale inglobante. Come appare evidente, la quantità d’acqua inglobata in un muro che pesca nel mare, ma è protetto dal B.E.F.E.C.® System, risulta essere attorno allo 0,72%, dunque ben al di sotto dei limiti massimi stabiliti dal C.N.R. ( Consiglio Nazionale delle Ricerche ) che indicano nel 5% la quantità d’acqua accettabile, perchè una muratura sia da considerarsi sana. Una presenza d’acqua inglobata nelle murature, pari al 5% corrisponde a 50,00 kg d’acqua per tonnellata di materiale inglobante !